IMG_1180Col Comune in pieno default finanziario – scrivono, in una nota stampa, i gruppi di opposizione Pd e Del Vecchio sindaco – a Benevento la Giunta Mastella ha avuto la brillante idea di assegnare un fondo per la produttività ai dirigenti in relazione all’anno 2017 di 306.124 euro. Troviamo assolutamente inopportuna questa scelta meramente politica, a neppure sei mesi dalla dichiarazione di dissesto e operata in un contesto economico estremamente delicato. Le manovre di riduzione della spesa per gli enti dissestati sui singoli servizi e sulla spesa per il personale, anche se per la legge si applicano solo in via residuale su fondi accessori come quello destinato ai dirigenti, andrebbero calmierate in maniera più accorta per evidenti ragioni di opportunità politica. Siamo dinanzi ad una forma difficilmente giustificabile di premialità in un momento storico del tutto particolare per la nostra città: è una questione di principio, di buongusto e soprattutto di rispetto nei riguardi degli innumerevoli sacrifici che i cittadini sono già chiamati a fare. La Tari ad esempio, la tassa per i rifiuti che in questi giorni sta affollando le cassette delle lettere dei beneventani, a differenza di quanto garantiva la Serluca quando affermava che il dissesto non avrebbe avuto alcuna ricaduta negativa su tasse e servizi, è aumentata di circa il 28 per cento (pur avendo abbassato l’aliquota fissa a metro quadro hanno sensibilmente aumentato quella variabile e questo nonostante la riduzione del corrispettivo Asia che non consentirà un servizio adeguato ed efficiente). Pertanto riteniamo assolutamente fuori da ogni logica che ai sei dirigenti in forza al Comune sia data la possibilità di ripartirsi oltre 50.000 euro ciascuno visto che già tra stipendio tabellare e indennità di posizione (ai quali vanno ad aggiungersi diritti di rogito e conguagli per il segretario generale, diritti di avvocatura per il responsabile del settore legale) i corrispettivi destinati a ciascuno ammontano a circa 100.000 euro lordi. Gli stessi Revisori dei Conti nutrirebbero qualche perplessità sulle modalità di applicazione della delibera. E’ inoltre tristemente noto che, stando a quello che hanno spesso denunciato alcuni capigruppo e consiglieri di maggioranza sugli organi di stampa, i dirigenti cui sarebbero destinati quei fondi negli ultimi mesi non si siano certo segnalati per infallibilità e iper-produttività. Considerato altresì che il rendimento dei dirigenti dovrebbe essere valutato sulla base di obiettivi assegnati con il PEG (Piano Economico di Gestione), siamo curiosi di sapere in che modo verranno effettuate tali rilevazioni. E soprattutto chi se ne farà carico, visto che già adesso risulta oltremodo difficile sottoporre a verifica gran parte del lavoro che svolgono, in ragione dei notevoli ritardi (che a volte sfociano in vere e proprie omissioni, visto che esistono documenti che sin dall’insediamento non sono mai stati messi online) nella pubblicazione di atti e provvedimenti e nell’ottemperanza degli obblighi vigenti di amministrazione trasparente (come ad esempio la mancata pubblicazione sul sito del Comune dei loro stessi compensi, dei nomi dei dipendenti titolari di posizioni organizzative, dei costi contabilizzati sui servizi erogati, dei dati aggregati sull’attività amministrativa, di tempi e tipologie procedimentali e di tantissimi altri dati richiesti dalla normativa). Se questi inadempienze sono meritevoli di essere ricompensate, allora vuol dire che per questa città davvero non c’è più futuro.