rumeniBENEVENTO – I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Benevento hanno individuato e fermato sei persone di origine rumena: due donne rispettivamente di 38 e 33 anni, tre uomini di 41, 23 e 21 anni, nonché un minore. I militari si sono accorti della loro presenza transitando in via dei Longobardi, dove alcune baracche erano state tirate su in uno slargo sito sotto un cavalcavia nei pressi del fiume Calore.

Le baracche erano state costruite dagli occupanti con materiali di fortuna riciclati un po’ ovunque: pezzi di stoffa, pannellatura plastiche e di legno, porte deteriorate, contenitori da imballaggio ed altro materiale simile.

Dopo l’ispezione effettuata nelle strutture, i carabinieri hanno constatato che i rumeni avevano adibito le baracche, peraltro prive di requisiti di sicurezza, in vere e proprie abitazioni, attrezzandole anche con grossolane cucine dove preparare i loro pasti ed attingendo l’acqua dal vicino fiume “Calore” per le loro abituali necessità. Poi, dopo essere stati fermati ed identificati, i cinque soggetti sono stati condotti presso la Caserma del Comando Provinciale dell’Arma dove, dopo il fotosegnalamento, sono stati sottoposti ad accertamenti.

Al termine è emerso che tutti i fermati, residenti in Romania e di fatto domiciliati in Italia senza fissa dimora, erano gravati da pregiudizi penali per furti, nonché controllati dalle Forze di Polizia in vari Comuni del basso Lazio, del Molise e della Campania. Sono stati proposti per l’allontanamento dal territorio nazionale, mentre sono state contestualmente informate le autorità sanitarie e comunali competenti per la rimozione delle baracche e la messa in sicurezza del sito dove erano state costruite.

Non è la prima volta che i carabinieri ritornano in via dei Longobardi; si ricorderà, infatti, che già in precedenza fu scoperto dai militari e sempre sotto lo stesso cavalcavia un dormitorio abusivo di rumeni oltre a quelli scoperti in una struttura abbandonata nei pressi del LungoSabato Boulevard ed in via Francesco Compagna all’interno di una struttura fatiscente, e dove furono fermate, identificate e proposte per l’allontanamento dal territorio nazionale diciassette rumeni.