La Segreteria Provinciale FILT CGIL Avellino-Benevento comunica che c’è l’ufficialità, propria di questi giorni, dell’approvazione dei progetti esecutivi della Fortorina e del raddoppio della Benevento – Telese – Caianello. Contestualmente vi sarà la pubblicazione per l’avvio della procedura Cipe per la Telesina. La Fortorina è costata sino a oggi circa 175 milioni di euro; altrettanti ne sono disponibili nello Sblocca Italia e nel Contratto di programma tra Anas e Stato, deliberato dal Cipe recentemente.
Per la Telesina, il raddoppio dell’arteria è stato approvato in via definitiva dal Cipe. Il primo lotto Benevento – San Salvatore Telesino è interamente finanziato per l’importo di 330 milioni di euro; il secondo lotto San Salvatore Telesino – Caianello è finanziato con il Contratto di Programma Ministero Infrastrutture/Anas 2015-2019, anch’esso già approvato dal Cipe.
Mentre per la Alta Velocità/Alta Capacità Napoli – Bari è stata aggiudicata la gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di raddoppio e velocizzazione della tratta Cancello – Frasso Telesino, parte integrante di questo nuovo collegamento. La gara è stata assegnata da Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS Italiane, per conto di Rete Ferroviaria Italiana, al Raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) formato da Pizzarotti (capogruppo mandataria), Itinera e Ghella per un valore complessivo di 312 milioni di euro.
A tutto ciò si aggiungono 15 milioni di euro per completare l’elettrificazione della rete ferroviaria Benevento-Avellino-Salerno che permetterà soprattutto ad Avellino di agganciarsi alle grandi infrastrutture ferroviarie.
Nell’ottica dell’efficientamento di questo collegamento tra i tre capoluoghi, auspichiamo, come organizzazione presente su questi territori, che le necessarie e dovute manutenzione del materiale rotabile vengano sempre effettuate nell’attuale IMC di Benevento (ex Deposito Locomotive) al fine di garantire i livelli occupazionali di tutti gli addetti del Gruppo FS e Appalti. Pertanto, facciamo rilevare che l’attuale officina, con dei piccoli accorgimenti infrastrutturali, potrebbe dare garanzie anche per la manutenzione dei mezzi elettrici, così come avvenuto fino ad oggi per i mezzi diesel.
Tutte queste opere infrastrutturali hanno visto l’impegno delle istituzioni regionali e nazionali, pur con le dovute eccezioni, vedi la giunta regionale Caldoro-Vetrella, affinché i territori interni uscissero dall’isolamento economico-sociale e si ponesse fine alla piaga della desertificazione demografica che in questi anni ha avuto picchi elevati.
Questa organizzazione, nel corso di questi anni nei quali si decidevano e si progettavano questi importanti collegamenti, pur con tutte le difficoltà di interlocuzione, ha sempre sostenuto e profuso le proprie forze al fine di raggiungere gli obiettivi di realizzare nei territori interni della Campania un sistema di rete che potesse soddisfare i bisogni di mobilità delle popolazioni residenti.
Ne sono dimostrazione i numerosi convegni organizzati, le nostre proposte ai tavoli istituzionali, i nostri congressi di categoria e di camere del lavoro, nei quali al primo posto ponevamo questa questione.
Abbiamo sempre sostenuto, da oltre 10 anni e spesso da soli, che le opere infrastrutturali rappresentano funzione strategica per lo sviluppo di un territorio, non solo nel corso della realizzazione dell’opera in sé, che pur costituisce un grosso valore economico, ma anche e soprattutto perché il sistema del trasporto crea un valore aggiunto in quanto permette la libera circolazione di merci e persone, facilitandone gli scambi e consente ai territori serviti di interconnettersi con le grandi reti nazionali ed internazionali con tutti i risvolti sul piano economico e di crescita sociale e culturale.
È solo l’inizio, ma noi saremo sempre vigili nel proseguimento di dette opere, non facendo mai mancare la nostra azione propositiva e operando sempre tenendo presente il bene della collettività e la legalità.