Sono 11 i soggetti che, a vario titolo, sono finiti all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria sannita, a cui dovranno dar conto di condotte poste in essere in violazione delle norme che tutelano l’ambiente e l’integrità dei territori e del paesaggio.
I Carabinieri della Stazione di Airola, infatti, nelle mattinate del 27 e 28 novembre scorsi, hanno portato a termine una serie di verifiche, controlli ed accertamenti in materia di inquinamento ambientale ed abusivismo edilizio, al preciso fine di porre un freno a queste particolari forme di illegalità.
Nel dettaglio il 27, è stato caratterizzato dall’attenzione al rispetto dell’ambiente e, a seguito di specifici accertamenti, sono stati denunciati in stato di libertà il legale rappresentante di un’azienda incaricata della gestione dell’impianto di depurazione comunale, responsabile dello sversamento di acque reflue di fogna nella scarpata del fiume Isclero; la titolare di una azienda agricola del posto, anch’essa pizzicata a commettere la medesima violazione; due pregiudicati locali, trovati in possesso, in assenza delle prescritte autorizzazioni, di rifiuti speciali pericolosi e non, del tipo batterie per auto, parti meccaniche, elettrodomestici e pezzi in ferro di vario genere (per complessivi 2quintali/1metricubi).
Per quanto concerne il giorno 28 novembre scorso, i Militari hanno proceduto nei confronti di una coppia comproprietaria di un fondo, del responsabile e del direttore dei lavori, rei di aver sbancato circa 2mila metri cubi di roccia calcarea, del valore pari ad euro 60mila, in difformità alla relativa autorizzazione; un’altra coppia ed un terzo soggetto che, nelle rispettive proprietà, avevano realizzato, in assenza di autorizzazione, opere abusive. In tutte la circostanze si è proceduto al sequestro.