L’Agrifestival, la manifestazione che coniuga l’animazione rurale nei territori dell’Alto Sannio e del Fortore con la scoperta delle realtà dell’agriturismo sannita, presenta il progetto ‘I Granai del Mediterraneo: recuperare il passato per anticipare i tempi’.
La manifestazione, promossa dalla Provincia di Benevento con la direzione di Giuseppe Porcaro, funzionario del Settore Agricoltura dell’Ente, fa tappa all’Agriturismo ‘Masseria Pasqualone’ di Colle Sannita, in collaborazione con il MedEat Research-Centro di ricerca sulla Dieta Mediterranea dell’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, per un evento che si terrà lunedì 8 settembre, a partire dalle ore 19.00.
L’obiettivo de ‘I Granai del Mediterraneo’ è duplice: raccogliere e comunicare in video le memorie così da inserirle all’interno di un progetto di recupero e valorizzazione.
Il motore della serata è l’ideazione di un incontro di cultura ed arte alla quale, tra gli altri, interverranno Marino Niola, direttore del MedEat Research e figura eminente negli studi di antropologia, ed Elisabetta Moro, antropologa e autrice del libro ‘La Dieta Mediterranea’. Gli interventi saranno intervallati dalla proiezione di interviste realizzate dal MedEat Research e da brani e musiche.
Obiettivo principale è aiutare a comprendere ed approfondire il legame che c’è tra consumatore, territorio, agricoltura ed ambiente così da esaltare e recuperare una serie di identità locali. La finalità dunque è quella di proporre un concreto modello, utile a conservare le tradizioni e le culture che ruotano intorno al cibo, così come si conserva il grano nei granai.
‘Masseria Pasqualone’ si trova sul confine fra Campania e Molise; è immersa nel verde a pochi metri dal Bosco Mazzocca di Riccia e a poche centinaia di metri da un laghetto artificiale attrezzato per passeggio e pesca. Grazie a delle accoglienti camere, la struttura è consigliata per un week end di coppia o di famiglia. L’azienda è prettamente agricola, associata a Coldiretti, e facente parte del gruppo Campagna Amica. Si occupa prevalentemente della coltivazione di cereali facendo uso di trattamenti esclusivamente biologici. La proprietaria, molto attenta alle tipicità del posto, coltiva una particolare varietà di cereale autoctono chiamato ‘Agostinella’, macinato a pietra, la cui farina è molto indicata per la produzione di polenta, parrozzi e biscotti dal sapore molto particolare. Fra i prodotti coltivati ci sono anche frutti di bosco, mele cotogne e amarene da cui ne ricavano ottime marmellate e deliziosi elisir, ovviamente acquistabili in loco. Come menù degustazione sono presenti solo prodotti creati in essa o comunque nell’ambito del chilometro zero.
Il MedEat Research,Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea che presenta il progetto a Colle Sannita è stato istituito presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli ed è nato nell’aprile del 2012 nell’ambito del progetto denominato CA.RI.NA. (Sicurezza, sostenibilità e competitività delle produzioni agroalimentari della Campania) finanziato dal POR Campania FSE 2007/2013, Asse IV e Asse V, con l’obiettivo di valorizzare, promuovere, diffondere il patrimonio alimentare del Mezzogiorno d’Italia ed incentivare gli scambi culturali sull’enogastronomia dei diversi Paesi dell’area mediterranea.
Il MedEat Research è diretto da Marino Niola, professore ordinario di Antropologia dell’alimentazione. “Oggi per far fronte alla grave crisi economica e per rispondere alle sfide del presente – spiega Marino Niola – bisogna imparare di nuovo ad attingere alle risorse di una tradizione che ha pochi eguali al mondo. Paesaggi gastronomici celebri sin dall’antichità, filiere produttive di eccellenza assoluta, la pasta, la mozzarella, la pizza, il pomodoro, i latticini, il vino, la frutta, i legumi, l’olio extravergine d’oliva. Sono i pilastri della dieta mediterranea, le materie prime di uno stile di vita che recupera il passato per anticipare i tempi. Sapori e prodotti che vengono da lontano, dalla fatica dei nostri antenati, dalla loro sapienza, intelligenza, lungimiranza. Spetta, dunque, a noi il compito di riannodare la trama della storia, di recuperare quei fili umani, economici, culturali spezzati in nome di un’idea di sviluppo fallimentare oltre che estranea alle vocazioni dei nostri territori. Per il Mediterraneo il futuro è anteriore”.
Dopo la conferenza-spettacolo di lunedì 8 settembre, l’Agrifestival torna il giorno 10 settembre presso ‘Fontana Pupeta’ a Fragneto Monforte con ‘Pietre di pane’ della Cooperativa Ideas.