Oreste Vigorito ha confermato la voglia e l’entusiasmo di ripartire nel corso di un evento in suo onore presso il club a lui intitolato. Le dichiarazioni del presidente giallorosso:
Andreoletti – “Quando l’ho conosciuto mi ha ricordato De Zerbi, perché anche se molto giovane ha già un carattere definito, poi sembra proprio che sia destinato ad allenare. Lui giocava a calcio come portiere e i compagni gli consigliarono di fare l’allenatore quando aveva soli 23 anni. Ha lasciato la porta e ha iniziato a fare l’allenatore. Certamente non ha l’esperienza di un allenatore che fa questo mestiere da sempre, ma questo ragazzo ha già 200 panchine all’attivo, che non sono cosa da poco. L’ho sentito oggi e mi ha detto che gli sembra di sentirsi in un sogno. Questa città può far sognare e far venire gli incubi, cercherò di insegnargli che questa è una città che va capita e bisogna anche sforzarsi per farlo”.
Carli – “E’ un direttore tecnico con un’esperienza notevole, ha anche lui tantissimo entusiasmo e lo sta dimostrando con i fatti. Avrebbe dovuto iniziare a lavorare il primo luglio e invece è già in pista da quindici giorni come se fosse già sotto contratto. Ritiene Benevento una città molto bella e siamo d’accordo sulla linea giovane. Speriamo si possa ripartire da questo”Agostinelli – ” Non ce la si poteva certo prendere con Agostinelli, che ha fatto il massimo di quello che potesse fare. Siamo felici di averlo ancora con noi, può dare un grande contributo da conoscitore di calcio qual è”.
Squadra – “Non ho mai detto parole a Carli sull’organico. Abbiamo 28 giocatori in rosa, bisognerà lavorare prima di tutto su questo. Partiremo il 24 luglio in ritiro per avere durante la preparazione la rosa definita. Partire troppo presto non avrebbe senso, vorrebbe dire preparare i giocatori per le altre società. Il 17 luglio i giocatori verranno convocati per le visite mediche e il 24 si partirà per Roma”.
Atmosfera – “Sono felice dell’entusiasmo che si respira in questa serata, dopo una retrocessione non era affatto scontato che la tifoseria manifestasse certi sentimenti. La società è ripartita nel momento esatto in cui è maturato sul campo il risultato negativo. Vogliamo vivere di più la città, cosa che ci è mancata in questi anni”
Rifondazione – “L’idea di rifondare la società c’era già con Caserta. Poi abbiamo raggiunto la semifinale per la A e ci siamo illusi. Credevamo che lo stesso gruppo di allora potesse salvarsi in tranquillità e raggiungere poi grandi obiettivi. C’è stata un po’ di confusione l’estate scorsa e l’abbiamo pagato”
Affetto – “Quest’anno sarà diverso perché veniamo da una delusione forte. Forse la gente aveva bisogno come me di una spinta per ripartire da capo. L’affetto di oggi è la dimostrazione che le persone intelligenti sono in qualunque categoria. E’ uno sprone ad andare avanti. Proveremo a offrire uno spettacolo bello, non ci arrenderemo mai e vogliamo che i tifosi tornino ad essere orgogliosi della loro squadra”.