Nonostante il difficile periodo che sta vivendo il nostro Sannio e l’Italia tutta, è stato portato a compimento un’importante traguardo. Dopo ventisette anni, infatti, ieri è stato inaugurato il IV tronco della Fondo Valle Isclero sulla rotonda della Statale 7 Appia, in territorio di Airola – innesto sull’asse attrezzato Valle Caudina – Pianodardine.
Alla cerimonia inaugurale erano presenti: il Commissario straordinario della Provincia, Aniello Cimitile, che ha tagliato il nastro tricolore, il senatore Cosimo Izzo, il consigliere regionale Giulia Abbate, i sindaci di Airola, Moiano, Melizzano e Sant’Agata dei Goti, il vice sindaco di Paolisi, il Comandante della Polizia Provinciale, Gabriella Mongillo, i rappresentanti della Polizia Stradale e dei Carabinieri, i tecnici della Provincia ingegneri Salvatore Minicozzi, Franco Caruso e Stefania Rispoli.
L’opera, realizzata dalla ditta ‘Tecnocostruzioni Srl’ di Torrecuso, è costata circa 6,6 milioni di euro finanziati dalla Regione Campania e dal bilancio della Provincia. Per la realizzazione dell’opera è stata necessaria anche la stipula di una Convenzione tra la Provincia e l’Anas a cui sono stati consegnati mille metri della statale Appia.
Cimitile, nel dichiararsi soddisfatto per l’apertura al pubblico del tronco stradale, ha tuttavia lamentato la gravosità degli ostacoli di ordine amministrativo e finanziario che hanno reso improba la realizzazione di un’opera complessa. I tempi lunghissimi delle autorizzazioni, sommati alle prescrizioni vincolanti del Patto di Stabilità, che impediscono di spendere anche i soldi che si hanno in cassa, e le difficoltà di natura tecnica, hanno reso fin troppo laborioso il cimento. Per tali ragioni, il Commissario, ha lodato i tecnici della Provincia che hanno lavorato in condizioni di acuta difficoltà. Il Commissario ha infine auspicato che la Regione Campania voglia al più presto far giungere i finanziamenti, già stabiliti con una delibera di Giunta, per consentire il completamento dell’opera sull’altro versante.
La Fondo Valle Isclero, progettata nel 1987 dal Consorzio di Bonifica della Valle Telesina e finanziata dall’intervento straordinario nel Mezzogiorno, aveva l’obiettivo di collegare San Salvatore Telesino a Valle di Maddaloni. I lavori cominciarono nel 1991, ma dopo sei anni si arrestarono per l’esaurirsi delle risorse finanziarie. Il Consorzio realizzò solo un tratto che da San Salvatore Telesino lambiva il territorio di Sant’Agata de’ Goti. L’arteria, pertanto, è di fatto rimasta abbandonata a se stessa fino al gennaio 2001. Dopo dieci anni di stop, la Regione, considerate anche le difficoltà in cui versava il Consorzio ed il riordino della classificazione delle strade, decise di affidare la gestione dell’arteria alla Provincia di Benevento con l’impegno, da parte di quest’ultima, di completarla non appena individuata la fonte di finanziamento. Tale fonte fu la legge n. 443 del 2000. Altri fondi furono inoltre reperiti con il Bilancio della Provincia per opere connesse a quella principale. L’opera, nel suo complesso, aveva assunto nella programmazione della Provincia un respiro strategico ben più ampio di quello originario perché pensata di fatto per collegare, in modo celere e diretto, tre Province: Avellino, Benevento e Caserta. Infatti il percorso, congiungendosi da un lato con la Pianodardine-Campizze nell’avellinese e sulla Statale Appia nel beneventano, e saldandosi con il tronco verso Sant’Agata de’ Goti nel beneventano, avrebbe poi consentito di giungere nel casertano.
Riassumendo, dunque, nel corso di questi anni la Provincia ha provveduto a realizzare le seguenti principali opere sulla Fondo Valle Isclero:
svincolo in località Cantinelle in Sant’Agata dei Goti
risanamento della frana di Rusciano e relativo svincolo in Sant’Agata dei Goti
realizzazione del collegamento verso San Pietro di Sant’Agata dei Goti
svincolo Telese Terme in direzione Caserta
tratto Moiano località Chiuse Strada Statale 7 Appia.