Molte la difficoltà da superare e gli obiettivi da centrare per la Provincia in questo 2015 appena iniziato, questo è quanto è emerso dal discorso che il Presidente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci, ha tenuto ieri alla Rocca.
All’incontro erano presenti il Sottosegretario di Stato Umberto Del Basso De Caro, il presidente della Camera di Commercio Antonio Campese, i consiglieri provinciali Giuseppe Molinaro, Renato Lombardi e Giuseppe Ruggiero, i sindaci di Telese Terme, Pasquale Carofano, e di Sant’Agata dei Goti, Carmine Valentino. Presenti anche il segretario provinciale della Uil Fioravante Bosco ed i dirigenti Vincenzo Catalano e Pierina Martinelli.
Tre gli argomenti principali trattati dal Presidente: il tema del personale dipendente, lo Statuto e le iniziative di cui si farà promotrice la sua Amministrazione.
Il Presidente, ammettendo che in un anno non felice per il Paese, a causa della pesante crisi economica, il Governo ha avuto una grande attenzione per il Sannio a livello di infrastrutture, ha tuttravia sottolineato i gravi problemi di gestione in cui si dibatte la Provincia di Benevento come tutte le altre d’Italia. Ricci ha cominciato ricordando che, con l’assestamento di Bilancio deliberato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale, è stata certificata la mancanza di trasferimenti regionali per alcuni milioni di Euro a favore della Rocca dei Rettori. “In un prossimo incontro con i vertici di Governo della Regione – ha affermato Ricci – sarà affrontato anche questo argomento, oltre alla più ampia questione istituzionale sulle materie che potrebbero essere assegnate tra le competenze alle Province. La Legge Del Rio fissa infatti solo le seguenti: ambiente, pianificazione territoriale, edilizia scolastica, viabilità. In tale contesto la legge 56/2014 lascia una incognita che rende gravida di problemi l’attività quotidiana. Ad oggi, infatti, non si sa se la Provincia debba o meno occuparsi di cultura, turismo, agricoltura. In resoconti di Stampa – prosegue – ci si compiace che a carico della provincia non possano più esserci spese per le sponsorizzazioni di eventi istituzionali, dunque oggi non potremmo più fare alcunché per far risaltare il ritorno in terra sannita del Vaso di Assteas, il celeberrimo cratere con Il Ratto d’Europa, un evento culturale che travalica i confini del Sannio, della Regione, dell’Italia. Non capisco come si possa festeggiare l’impedimento alla provincia di partecipare ad un evento culturale di rilevanza sovranazionale. Noi non possiamo più occuparci di cultura, ma mi chiedo, possiamo mai chiudere il Museo del Sannio o la Biblioteca provinciale? E questo lo dovremo fare mentre ancora non si capisce chi se ne debba occupare in futuro? A me pare che abbiamo smarrito il buon senso a livello di gestione politica, ne è esempio il provvedimento di Stefano Caldoro che ha Commissariato una trentina di Comuni sanniti per via della gestione dell’Ato. Oggi la legge ci obbliga ad agire contro i dipendenti, ma io ho un impegno politico nei confronti dei dipendenti ed è quello di fare loro il minor danno possibile. Io sono in contatto continuo con la Regione e l’Unione delle Province d’Italia affinché nessuno perda il proprio posto di lavoro. Hanno voluto smantellare un’Istituzione e questi sono i risultati. I conti ormai non quadrano più, occorre avere consapevolezza che la spending review c’impedisce di fare le cose che si facevano prima”.
Circa lo Statuto della Provincia, che la legge 56 impone di rinnovare, il Presidente Ricci ha voluto precisare che non ha alcuna intenzione di redigere ed approvare uno Statuto privo di concrete indicazioni sulle materie di competenza dell’Ente.
Passando a trattare le prospettive di azione programmatica della sua Amministrazione, Ricci ha dichiarato di voler riuscire a lanciare, per quanto possibile in base alle risorse finanziarie a disposizione, io vorrei lanciare, sia un Piano di sicurezza nelle scuole che uno di sicurezza stradale. Con il primo s’interverrà nel settore strategico della pubblica istruzione, mentre con il secondo si procederà ad intervenire sulle arterie provinciale con interventi mirati e a valenza annuale sui punti di maggiore criticità.
Ricci ha anche affermato che nel corso del 2015 si dovrà puntare sul ruolo strategico di Benevento, quale elemento trainante di tutta la collettività, unitamente ad altri poli turistici come Pietrelcina o Sant’Agata dei Goti. Si dovranno indirizzare capacità ed energie a salvaguardia dell’ambiente. “Non abbiamo bisogno – ha affermato Ricci – di Piani di insediamento Industriale e produttivi in ogni Comune. Non ci possiamo illudere di sacrificare ettari ed ettari di terreno agricolo per piani che non troveranno mai la destinazione industriale. Noi, invece, abbiamo bisogno di qualche depuratore in più, abbiamo bisogno di una rete fognaria efficiente e di una rete idrica che non perda, come oggi, 3 litri d’acqua per ogni litro che arriva nelle nostre case. Abbiamo bisogno di organizzare gli investimenti delle risorse finanziarie disponibili in maniera pulita e trasparente”.