“Devo trovare io la soluzione” Così Vincenzo Italiano aveva chiuso la conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Trapani di domenica scorsa. “Le soluzioni possono essere tante. Può essere interpretare le partite in maniera diversa, avere un atteggiamento diverso da quello visto, perché di certo non sta pagando. Da questo punto di partenza abbiamo lavorato. Non riusciamo a fare gol prima degli altri, ne stiamo subendo troppi e questo ci sta ammazzando. Quando devi riprendere la gara ti sbilanci… ma non si possono prendere quattro gol in casa. Tutte queste soluzioni le metteremo in atto dalla prossima partita”.
Incertezze in avanti e fragilità dietro. La dinamica della partita contro il Trapani ha messo a nudo tutte le difficoltà del momento. “La difesa alta? Per i primi venti minuti eravamo in partita e avevamo in pugno la gara. Avevamo creato una palla gol con Gyasi e un’altra ancora. Poi quando vai sotto per due gol e devi ribaltarla, a quel punto rischi. Ci stavamo oltretutto riuscendo, poi su un’altra dormita è arrivato il terzo gol”. Non vedremo però variazioni tattiche. “Non credo a stravolgimenti totali del sistema, credo in un atteggiamento diverso durante la gara. Mi sembrerebbe di un togliere certezze ai ragazzi e di sprecare il lavoro di due mesi e mezzo. Sotto alcuni punti di vista modifichiamo qualcosa, mi auguro che i frutti si vedano subito”.
Ragusa e Bidaoui sono tra gli elementi che potrebbero essere tra queste modifiche. “Antonino è andato benissimo alla prima da titolare, si è mosso bene e ha tenuto bene. Bidaoui ha questo spunto nell’uno contro uno perché oltre a subire tanto, non riuscire a sbloccarla è una mazzata tremenda. Quando siamo andati in vantaggio abbiamo sempre portato a casa punti e questo qualcosa vorrà dire”. Per Gudjohnsen invece ci vorrà ancora pazienza. “Da quando si è fatto male Galabinov, oltre a lui abbiamo cercato di avere qualche alternativa. A Sassuolo Gyasi disputò una grande gara, pensa che sia in vantaggio come prima punta. Si sacrifica, lo fa bene. Piuttosto gli manca il gol, ma penso che non ci vorrà molto. Sta avendo occasioni nitide, che d’altra parte si crea da solo. Gudjohnsen è un ragazzo giovane che deve crescere, sta iniziando a stare molto meglio perché non si era presentato in perfette condizioni in pre campionato. Il fatto di non avere mai la partita in pugno, di non poter avere rotazioni e dare spazio a gente che ci può venire utile ci sta mancando”.
Al di là di tutto oggi una vittoria servirebbe anche per scacciare le tenebre e mettere dentro qualche energia positiva. “Una vittoria può cambiare l’andamento di una stagione. E’ ancora presto per pensare quale possa essere il nostro obiettivo. Il primo step è pensare a fare i punti per la salvezza. Ma tutti abbiamo pensato, e lo facciamo ancora, di poter galleggiare in posizioni diverse da quelle dove siamo ora. Abbiamo problemi di condizione e di infortuni in certi elementi, sono difficoltà che cerchiamo di mettere a posto. Siamo alla sesta giornata, in passato ci sono state squadre che hanno dato un’accelerazione da subito. Lo 0-3 di Cittadella forse ci ha illuso”.
L’avversaria non è delle più abbordabili. “Il Benevento è imbattuto, ha ottimi elementi in ogni reparto e come noi contro il Perugia ha subìto un pareggio alla fine. Punteranno ad arrivare lontano in campionato e noi dovremo cercare di stare attenti nella fase di non possesso. Era una lacuna che si era già palesata in precampionato, pensavamo di averla colmata. Invece non è così. Dobbiamo essere svegli. In alcune circostanze cambieremo la nostra interpretazione. Ora dobbiamo tornare a sudare, sapere che ogni pallone può essere l’ultimo. Solo così penso che potremo tirare fuori dai bassifondi della classifica. Tutti dobbiamo dare battaglia”.
da cittadellaspezia