Emma Rotondo con Fioravante Bosco 2Tutele, riconoscimento e contratto. Sono queste le rivendicazioni alla base della giornata di mobilitazione della polizia locale promossa oggi da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl in tutta Italia. Con presidi davanti alle Prefetture, migliaia di agenti della polizia municipale e provinciale hanno manifestato “contro l’indifferenza del governo Renzi e della politica tutta rispetto allo stato di abbandono in cui sono lasciati i Corpi di polizia locale”. Secondo Cgil, Cisl e Uil di categoria, infatti, la polizia locale svolge “sempre più compiti con meno salario, a fronte di un organico sempre più ridotto. Il tutto senza alcun riconoscimento di ruolo e con il contratto bloccato.

Non è così che si assicura la legalità e la sicurezza delle nostre comunità”, hanno sostenuto Giannaserena Franzè, Antonio Forgione e Antonio Pagliuca, responsabili delle tre centrali sindacali, in un documento presentato al prefetto di Benevento, Paola Galeone. Queste le ragioni della protesta: “uniformare su tutto il territorio nazionale le condizioni operative; rinnovare il contratto nazionale di riferimento e riconoscere le specificità e le peculiarità dei corpi di polizia locale; superare il blocco del turn over; riconoscere e valorizzare il ruolo e le funzioni della polizia locale; tutelare e garantire equità al trattamento economico e alle condizioni di lavoro”. Richieste che possono essere accolte, ritengono i sindacati, attraverso l’avvio di “un confronto immediato sul disegno di legge sicurezza in discussione, a partire dalla risoluzione delle gravi discriminazioni esistenti sul piano delle tutele e dei diritti rispetto alle altre forze di polizia in tema di equo indennizzo, causa di servizio e pensione privilegiata”. Richieste che partono da lontano: “Vogliamo l’adeguamento dell’obsoleta legge n.65/1986 – affermano i sindacati – per tener conto delle reali funzioni che ogni giorno la polizia locale svolge sul territorio. Vogliamo più tutele, un più chiaro riconoscimento dei compiti e delle funzioni e il rinnovo del contratto di lavoro per essere sempre più vicini alle comunità che trovano, proprio nella polizia locale, il primo e più prossimo presidio di sicurezza e legalità”.

A recarsi in Prefettura per consegnare il documento è stato Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento, nonché ufficiale della polizia municipale, il quale ha dichiarato: “Sono trent’anni che la politica non riesce a cambiare la vecchia legge sulla polizia locale. Aumentano le competenze, ma vengono meno le risorse anno dopo anno. Addirittura in alcuni piccoli comuni della provincia va in pensione l’unico operatore in servizio, e l’Ente resta senza alcuna possibilità di riassumerne un altro a causa del blocco del turn over”.