ospedalerummoL’Azienda Ospedaliera “G. Rummo” di Benevento eroga, fin dal 2003, prestazioni neurochirurgiche di elevata complessità e di riconosciuta qualità. La U.O.C. di Neurochirurgia, dotata attualmente di diciotto posti letto ed un complesso operatorio composto di due sale, può contare sul supporto stabile di una U.O.C. di Neuroanestesia e Neurorianimazione, nonché di una U.O.C. di Neuroradiologia.
Nonostante il concomitante piano di rientro, cui per anni è stata sottoposta la Regione e, conseguentemente, l’Azienda, la U.O.C. di Neurochirurgia, grazie ad una meritevole abnegazione degli operatori, ha mantenuto pressoché invariati i volumi di attività ed ha erogato prestazioni di elevata complessità (raggiungendo un peso relativo, che, nell’ultimo triennio, ha assunto valori compresi tra 2,34 e 2,61 in rapporto al valore del peso medio regionale specifico per la branca, pari a 1,79 nel 2015).
Oltre che complesse, le prestazioni erogate sono anche di riconosciuta qualità; considerando, nell’ambito del Programma Nazionale Esiti (PNE), l’indicatore “Intervento chirurgico per T cerebrale: mortalità a 30 giorni dall’intervento di craniotomia”, nel 2015, per un volume di interventi pari a 328, è stata rilevata una percentuale ADJ del 2,35 contro la percentuale italiana pari a 2,73.
La UOC di Neurochirurgia rappresenta, pertanto, un importante punto di riferimento, non solo per la popolazione della provincia di Benevento, ma per un ambito ben più vasto. Infatti, nel 2016 il 41% dei pazienti proveniva da fuori Provincia ed il 4% da fuori Regione.
Lo stesso Decreto del Commissario ad Acta per il Piano di Rientro della Regione Campania n. 33/2016, di approvazione del “Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera ai sensi del DM 70/2015”, ne incrementa i posti letto e pone il Rummo quale hub per la macroarea di appartenenza, sia per l’emergenza (entro cui ricade anche parte dell’attività neurochirurgica), che per l’ictus.
Considerato, però, che proprio questa riconosciuta eccellenza, richiama un’utenza sempre maggiore, per cui il numero di pazienti in lista in attesa risulta elevato (circa 200 cittadini, con diversa classe di priorità e tipologia di ricovero, attendono l’ingresso in ospedale) ed ogni ritardo può comportare un pregiudizio, anche notevole, sull’esito degli interventi, il Management si è preoccupato di richiedere al competente Assessorato Regionale l’autorizzazione per l’acquisizione di ulteriori risorse umane.
Intanto, nelle more del placet regionale, al fine di utilizzare pienamente le potenzialità della struttura, con particolare riferimento al necessario rispetto delle classi di priorità dei pazienti in lista d’attesa, significativamente per i pazienti neurochirurgici di area oncologica, ha deciso di ricorrere a modelli organizzativi, per il momento progettuali, che potenzino le guardie attive di neurochirurghi, neuroanestesisti ed infermieri.