Sono emerse alcune tematiche riguardanti il summit UEFA tenutosi oggi. Le proposte ascoltate dai rappresentanti del calcio europeo presentavano due linee da seguire: concludere i tornei e cercare di separarli in due blocchi per il loro completamento, seconda ipotesi però già svanita. L’intenzione è che i campionati nazionali inizino per primi e, poco dopo, i club inizino a giocare in Champions League, di cui rimangono ancora ben 17 partite da giocare, e in Europa League, dove restano invece 24 partite. E’scontato a prescindere da tutto che le partite a porte chiuse sono ritenute obbligatorie almeno nei primi giorni dopo la fine delle misure di contenimento. Secondo la proposta della UEFA, nello scenario migliore, i campionati nazionali riprenderanno all’inizio di giugno. Per fare questo, le federazioni hanno rinunciato alle date delle partite della nazionale che erano state programmate. Il secondo scenario sarebbe a fine giugno. La riunione in pratica ha reso un po’ più concreta la possibilità di tornare a giocare i campionati in questa stagione. Dopo intense consultazioni con, tra l’altro, tutte le federazioni affiliate di calcio, i campionati e i rappresentanti dei club, la UEFA sollecita fortemente che la stagione sia completata e che il programma sia allineato in tutta l’Europa calcistica. Entro il 3 agosto. Tutte le competizioni in Europa devono essere completate prima del 3 agosto. Resta al primo posto, però, per tutte le componenti, sempre la salute.

Queste invece le dichiarazioni di Gabriele Gravina rilasciate oggi: “Nessuno oggi come oggi è in grado di fare previsioni finché l’emergenza sanitaria terrà sotto scacco la società. E’ una emergenza unica per il mondo, che ha aggredito ogni settore, anche economico. Superata questa però dovremo ripartire, tracciare un percorso di ripartenza e il calcio si sta interrogando sulle modalità di questa ripartenza, la priorità assoluta è la conclusione dei campionati. E’ una esigenza per definire gli organici ed evitare una estate piena di contenziosi legali, ciò non toglie che la federazione deve valutare anche altre ipotesi. Io ho coinvolto il nostro comitato scientifico, ricca di illustri professionisti che conoscono bene questo settore, per capire una procedura che deve essere attuata dalle società per mettere sotto il massimo controllo le nostre società. Fino al 18 aprile ci dovrebbe essere il lockdown, l’ipotesi è partire dal 20 di maggio o in un’ultima analisi ai primi di giugno, potremo a luglio definire i nostri campionati. Sappiamo che sono ipotesi, vogliamo dare un messaggio di speranza a tutti i cittadini, ma sappiamo che il calcio è un settore che passa in secondo piano nella lotta al virus. Lo Scudetto? Senza finire il campionato bisogna decidere solo di assegnarlo o meno e la stessa Juventus credo abbia espresso un non gradimento di una soluzione di questo tipo.”