candelabro ebraico opera di Vincenzo ValloneA 70 anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz, la città di Benevento ricorda, oggi 27 gennaio, i sei milioni di vittime della barbarie nazista riproponendo, grazie alla professionalità di diversi magistrati, avvocati e docenti universitari, il ‘Processo ad Eichmann’.
Quello ad Eichmann è considerato uno tra i processi del XX secolo più celebre e controverso, e permise, attraverso una requisitoria implacabile contro i crimini della Shoah, e la conseguente condanna a morte di Eichmann, di diventare simbolo della presa di coscienza di ciò che la ‘Soluzione Finale’ aveva significato per il mondo intero.
Il ‘Processo ad Eichmann’, che gode del Patrocinio della Comunità Ebraica di Napoli, si terrà alle 17.30, presso il Museo del Sannio.
Prenderanno parte: Antonio D’Amato, sostituto procuratore della Dda di Napoli; Antonio Lepre, consigliere della Corte d’Appello di Napoli; Edmondo Cacace, magistrato di Santa Maria Capua Vetere; Manlio Lubrano, docente dell’Università degli Studi del Sannio; Ester Molinaro, avvocato del Foro di Roma.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’adesione del Circolo ‘Manfredi’ di Benevento, del Rotary Club di Benevento, dell’Università degli Studi del Sannio, vanta la collaborazione anche del Conservatorio ‘Nicola Sala’, e di altri enti istituzionali ed associazioni cittadine.
Interverranno gli studenti del Liceo Scientifico ‘Rummo’ coordinati da Gaetano Panella e da Maria Zarro.
Dopo il processo, seguirà il concerto ‘Il Pentagramma della Memoria’, progetto storico-musicale di Enza Nunziato, con l’ensemble ‘Stella’ di Sergio Casale.
I musicisti che compongono il gruppo sono: Sergio Casale, flauto e sassofono; Sergio Fanelli, violino; Aldo Bassi, tromba; Alessandro Bravo, pianoforte.
Durante la manifestazione sarà consegnato simbolicamente all’Ateneo sannita il Candelabro a sette braccia realizzato dall’architetto Vincenzo Vallone.