IMG_1237Le giornate ecologiche indette dall’Amministrazione Comunale di Benevento vanno interpretate per quello che rappresentano : un richiamo all’amore per l’ambiente, per il proprio habitat di quartiere, per ribadire il proprio no all’inciviltà di pochi che vogliono ferire con il loro comportamento i molti che desiderano migliorare la propria qualità di vita ribadendo il concetto che chi sporca si sporca. Del resto la prima analoga iniziativa organizzata dall’ASIA, come negli anni seguenti, risale al 2007 quando di fatto è iniziata in Città la raccolta differenziata in maniera progettuale e fattiva con una narrazione fatta in strda con la gente e tra la gente. Lodevoli queste iniziative che negli anni hanno visto coinvolti studenti, associazioni di volontariato, comitati di quartiere, associazioni sportive, finanche lo Sporting Benevento Calcio ma attenzione : con il solo intento di sensibilizzare la popolazione all’amore verso la propria Città creando un argine a chi ne imbratta i muri, ne sporca i quartieri, abbandona i rifiuti in strada in maniera illecita pur usufruendo di un servizio di ritiro domiciliare e di un Ecocentro. Infatti non è credibile voler sostituire la cura del verde pubblico, 120 km quadrati di territorio,con queste sporadiche iniziative che senza un concomitante diserbo, disinfettazione e disinfestazione, con una logica a macchia di leopardo finiscono solo per nascondere l’immondizia sotto il tappetto, magari erboso, come la più classica delle colf : infatti tra sette giorni le erbacce saranno nuovamente ricresciute e si sa che queste iniziative hanno il conforto del volontoriato una tantum e non ogni tantum. Il peccato originale è aver utilizzato i fondi Terna per l’illuminazione e non per il verde pubblico, aver presentato una tardiva gara di appalto, al quanto minuta non prevendo in essa la pulizia di cordoli e marciapiedi, scuole, e la potatura degli aberi ad alto fusto con tutto il rispetto per aver previsto invece la cura e l’alimentazione delle paparelle in Villa Comunale. Qualcuno ha detto che la cura del verde non è un servizio essenziale per la Città e quindi il dissesto ne avrebbe impedito l’attuazione : a questo qualcuno mi sento di consigliere la lettura del deliberato n.6\2015 pubblicata dal Comitato per lo sviluppo del Verde Pubblico, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha chiarito, testuale, come “la gestione del verde pubblico è gestione di un servizio pubblico locale autonomo rispetto agli altri, ivi incluso il servizio rifiuti e gli altri servizi di igiene urbana e che lo svolgimento delle attività di servizio pubblico ha perciò il carattere della doverosità ( SS.UU., Cassazione, ord.27\05\2009, n. 12252)”. Ho apprezzato, per la verità, le dichiarazioni del Sindaco su un proprio fattivo impegno ad elevare le sanzioni amministrazioni per i reati di abbandono dei rifiuti anche se, per la verità , in data 21\02\2017, prot. n.887,gli Assessori all’Ambiente e alle politiche economiche avevano già sollecitato il dirigente della Polizia municipale 1) di incrementare i controlli da parte del N.A. della Polizia Municipale per consentire l’osservanza delle ordinanze sindacali in tema di tutela dell’Ambiente; 2) di aumentare la sanzione per il conferimento abusivo\non conforme dei rifiuti dagli attuali 50 a 150 euri; 3) di installare telecamere di videoserviglianza sugli ecopoint delle isole ecologiche.” Siamo in attesa nella speranza che la montagna non partorisca il classico topolino anche perchè francamente, in questo momento, i roditori, sia a 2 che a 4 zampe,sono l’unica cosa che non ci mancancano