E’ stata inaugurata ieri pomeriggio la mostra “Ombre” di Armando De Stefano, uno dei più grandi pittori contemporanei ancora viventi. La personale, curata da Mario Franco, Ferdinando Creta e Giancristiano Desiderio, rientra nella programmazione di Arcos 2014 e, come sottolineato dallo stesso Creta, insieme alla mostra di Renato Barisani che sarà presentata a dicembre, costituisce uno degli eventi più importanti offerti gratuitamente dal Museo. Sia De Stefano che Barisani, infatti, rappresentano secondo Creta le espressioni più vive ed intense della Campania a livello internazionale. Sempre Creta, nel fare gli onori di casa, si è detto soddisfatto del non facile lavoro intrapreso e del notevole successo che le mostre presentate hanno riscosso attirando in città numerosi turisti e visitatori. Il Museo Arcos è dunque, secondo il suo direttore, sempre più “espressione della contemporaneità dell’arte nel confronto con un arte che già vive a Benevento”. In particolare, ha spiegato Desiderio, la contemporaneità dell’arte di De Stefano si esprime in questa mostra con una grande forza espressiva stimolata dal confronto con la poesia di Borges cui s’ispirano i quadri. Il titolo stesso della personale rimanda alla poesia di Borges intitolata “Elogio dell’ombra” la dove l’ombra, come spiega Desiderio, ” non viene vista con accezione negativa, bensì come un modo per avvicinarsi alla vecchiaia dell’uomo e, più in generale, alla condizione umana”. Le tele esposte, emozionanti e ricche di un colore vivido e passionale, ci fanno dunque rivivere le atmosfere poetiche di uno dei èpiù importanti scrittori del XX secolo che tanto ha influenzato l’arte in ogni sua espressione. “Nelle tele” come ha poi ricordato il critico Franco “si coglie il particolare segno della pittura di De Stefano, quel segno che è frutto di una sua grande evoluzione maturata in seguito all’ incontro con Bacon, da cui De Stefano ha edotto un linguaggio pittorico non più soltanto realistico, ma anche interiore”. All’emozione di trovarsi a tu per tu con queste opere si è aggiunta poi l’emozione di poter ascoltare i racconti di questo grande maestro che, senza tralasciare i ricordi di gioventù che lo legano alla nostra città come preside del Liceo Artistico, ha pacatamente spiegato il suo stile pittorico e la sua concezione di “ombra come memoria delle cose, come immagini filtrate dal tempo”.
Un solo suggerimento, quindi, non perdete tempo ed immergetevi nelle vigorose opere di De Stefano in mostra fino al 7 settembre 2014.