Francesco Trotta, candidato sindaco alle prossime Amministrative nel comune di Cerreto Sannita con la lista ‘#rinnovaMenti’, affida ad una nota stampa le sue speranze ed i suoi progetti:
“Il progetto che presentiamo in questa competizione elettorale è basato sul principio del rinnovamento totale. Un principio a cui non abbiamo voluto, in nessun modo e per nessun motivo, rinunciare perché crediamo seriamente che sia l’unica strada per risollevare le sorti del nostro paese. Noi non vogliamo percorrere in nessun modo vie già battute, siamo orgogliosamente diversi e così vogliamo rimanere. Un progetto che non è contro nessuno, ma per qualcosa: migliorare la nostra Cerreto! Un vento nuovo, avvolgente, accogliente, questa è la nostra sfida! Per questo motivo ho accettato di guidare questa lista e ho attinto (e attingo) quotidianamente entusiasmo da tutti i candidati.
Personalmente mi sono sempre speso nel volontariato e nell’associazionismo (sono stato nel Forum Comunale della Gioventù e ho lavorato perché i giovani si avvicinassero ai meccanismi di funzionamento della pubblica amministrazione e si lasciassero affascinare dalla possibilità di lavorare per i propri concittadini) e da quelle esperienze ho compreso che prima di chiedere qualcosa agli altri devi farla tu, direttamente, in prima persona. Devi imparare a dare l’esempio e noi questo esempio ci siamo impegnati a darlo senza delegare nessuno, spendendoci per quello in cui crediamo. Abbiamo bisogno di una nuova stagione, non fatta di insulti e denigrazione personale, di delegittimazione dell’avversario fino a renderlo quasi un nemico da distruggere in tutti i modi. Bisogna ri-svegliare le coscienze, troppo a lungo assopite, far comprendere che il diritto non è un favore, ma una cosa che spetta e basta, perché lo dice la legge e non l’amico governante di turno.
E’ vero, probabilmente siamo inesperti, nessuno di noi ha mai governato, non sappiamo tante cose, ma abbiamo una certezza: siamo pronti a farci carico di quello che non va, dei problemi del nostro paese, delle situazioni di disagio, delle difficoltà e delle situazioni di indigenza. Abbiamo capacità, volontà e determinazione. Vogliamo fare qualcosa per chi si trova in difficoltà, per chi non ha lavoro per chi si trova nel bisogno per rendere tutti più consapevoli del loro ruolo nella comunità. Ogni cittadino che va via da questo paese è una sconfitta, un colpo al cuore di ciascuno, una disfatta totale e ne abbiamo vissute molte, forse troppe.
Non abbiamo alcuna responsabilità per quello che in questo paese non ha funzionato, ma siamo qui pronti a farcene carico. Non abbiamo colpe per il dissesto finanziario, per gli sperperi compiuti, per l’Ospedale, per l’Ufficio del Giudice di Pace, per i giovani che sono stati costretti ad andare via dalla necessità di trovarsi un lavoro sicuro per poter realizzare i loro sogni, le loro speranze, per costruire le loro famiglie. Probabilmente l’unica nostra responsabilità sta nel fatto che non abbiamo messo in campo prima questa alternativa, l’unica possibile e praticabile.”