Continua il dibattito serrato a distanza tra i dirigenti favorevoli alla ripresa dei campionati e quelli contrari che chiedono l’annullamento della stagione. Naturalmente da entrambi gli schieramenti è in atto un gioco delle parti. Oggi il massimo dirigente del Brescia Massimo Cellino ha demolito le ipotesi di Adriano Galliani che avendo di fatto con il suo Monza in tasca la B vuole che si riprenda al più presto a giocare. Queste le parole del patron del Brescia circa l’opinione del dirigente del Monza: “Adriano è il mio maestro, ho imparato tutto da lui. Ma parliamoci chiaro, non siamo più ai tempi delle retrocessioni a tavolino e dei punti di penalizzazione. Capisco la situazione del Monza e del Benevento, gli daranno questi punti di bonus l’anno prossimo, cosa facciamo causa al Coronavirus? È colpa sua, non nostra. Parlando da persona pratica: consolidare la classifica vuol dire pagare i premi ai calciatori, ma i miei calciatori saranno disposti a scendere in B e prendere il 50%? La soluzione unica è spostare tutto di un anno, come fatto con l’Olimpiade e con l’Europeo. Giocare a porte chiuse è una bestemmia, una cosa che in Inghilterra non verrà mai fatta, non è una soluzione. La prima componente è il tifoso allo stadio, abbiamo snaturato uno sport con moviole e VAR, perché mancano i dirigenti di calcio. Io lo faccio da 30 anni e le dico che non ci sono più dirigenti di calcio, e lo dimostra il fatto che i conti economici della società sono tutti in passivo. I milioni che leggo sui giornali sono tutti coriandoli, piuttosto approfittiamo di questo Coronavirus per mettere a posto il calcio”.