2giugni (2)La Provincia di Benevento ha partecipato stamani alla tradizionale Cerimonia davanti al Monumento ai Caduti in piazza Castello in occasione del 2 giugno Festa della Repubblica nel 70° Anniversario.
Su disposizione del Presidente Claudio Ricci, a rappresentare l’Ente sul palco delle Autorità è stato il Segretario Generale Franco Nardone. Era presente anche il Gonfalone della Provincia che ha ricevuto, con il Gonfalone della Città, gli onori del Prefetto Paola Galeone.

Alla cerimonia indetta dalla Prefettura di Benevento ha partecipato anche Fioravante Bosco (Uil) il quale ha sottolineato che: “Nel 1946, per la prima volta nella storia del nostro Paese, l’Italia ritornava alla libertà. Si introduceva la partecipazione al voto di tutti, uomini e donne, e veniva realizzata così la piena democrazia. Quella del suffragio universale fece compiere all’Italia il vero salto di qualità, poiché da allora tutti i cittadini concorrevano, allo stesso modo, a determinare con il loro voto le scelte più importanti del vivere civile”.

Il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Benevento, Alberto Mazzeo, invece, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Settant’anni alla ricerca di una giustizia sociale possibile, contribuendo al migliore funzionamento di istituzioni concepite per promuovere l’uguaglianza, la libertà e la partecipazione di tutti alla vita del Paese. Settant’anni di libera Avvocatura, presidio di libertà del popolo e di ciascun cittadino contro i soprusi di ogni potere, una battaglia in difesa della civiltà del diritto e della stessa democrazia, nell’interesse della collettività, e degli stessi soggetti che non sempre ne comprendono il senso. Una storia che per il glorioso Foro sannita non è solo passato, ma è anima del presente e direttrice per il futuro, nel solco di un cammino che pur tra mille quotidiane difficoltà prosegue nella consapevolezza dell’importanza e della insostituibilità della funzione esercitata.

“La Repubblica ha giusto settant’anni! Una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, quel lavoro che rappresenta un elemento di sintesi fra le opposte visioni politiche e ideologiche, quel lavoro giusto che per le Acli rappresenta un imperativo morale al quale conformare l’impegno nella società”. È questo il principale significato – secondo Filiberto Parente, presidente provinciale delle Acli – da cogliere in questo 2 giugno, che segna anche i settant’anni dall’elezione dell’Assemblea Costituente. “L’auspicio – prosegue – è che i valori e le battaglie da cui è sorta la Repubblica e la Carta costituzionale, animino anche il dibattito in corso sulle riforme costituzionali, perché solo da istituzioni giuste nascono politiche sociali giuste. Guardiamo, dunque, alla ricorrenza della Festa della Repubblica con la necessità di superare le nuove fratture sociali provocate dalla crisi, di ricreare un clima di fiducia nel futuro e di partecipazione, con istituzioni democratiche sempre più capaci di rappresentare, di includere e di decidere nell’esclusivo interesse del bene comune.
In tal senso giudichiamo molto positivamente il mantenimento del Servizio Civile nel quadro di una Difesa civile e non armata della Patria nel momento in cui è stato reso universale dalla recente riforma del Terzo Settore”.

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