Si pubblica, di seguito, la nota stampa del capogruppo consiliare di opposizione Vittoria Guerrera:
“A Casalduni dal 7 gennaio 2016 ha avuto inizio il servizio mensa scolastica affidato direttamente alla Cooperativa SIDUS di Fragneto Monforte, senza alcun confronto concorrenziale, senza alcuna preventiva organo competente ad approvare le tariffe dei servizi, ma assolutamente incompetente a determinarle: le tariffe dei servizi a domanda individuale scaturiscono dai costi tecnicamente determinati dagli organi gestionali, su precise ed inevitabili valutazioni economiche finanziarie, ma mai stabilite dalla arbitraria volontà di un Sindaco o della Giunta. Le irregolarità amministrative e contabili purtroppo sono evidenti. Come capogruppo consiliare di minoranza ho presentato istituzionalmente una interrogazione scritta al Sindaco Iacovella chiedendo spiegazioni in merito alle irregolarità rilevate, invece di rispondere, istituzionalmente, ha immediatamente pubblicato sul suo personale profilo Facebook, una parte di quella interrogazione, tentando, ancora una volta, scorrettamente, di addossare ad altri sue colpe e responsabilità, facendo intendere ai cittadini che la minoranza consiliare non avesse a cuore gli interessi economici delle famiglie di Casalduni. Purtroppo, per il Sindaco Pasquale Iacovella, gli atti e i fatti smentiscono le sue tesi. Non sono stata io ad adottare la delibera di Giunta Comunale n. 53 del 30 luglio 2015 che fissava la tariffa mensa scolastica in € 46.200 (4 euro per buono pasto). Quell’importo di 46.200 euro (4 euro per buono pasto) è identico a quello dell’anno precedente, sempre approvato dalla stessa Giunta Iacovella con delibera n. 16 del 2014.
Non sono stata io ad approvare il Bilancio Annuale 2015 e Pluriennale 2015-2017 dove sono individuati i costi del servizio mensa scolastica che per tutti gli anni del triennio, riportano lo stesso importo di 46.200 euro pari 4 euro per buono pasto. Il costo per tre anni del servizio mensa scolastica inserito regolarmente nel Bilancio pluriennale pari a 4 euro per buono pasto è stato approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 29 del 23.10.2015 con il tuo voto favorevole e di tutti i consiglieri di maggioranza. Gli atti deliberativi citati sono visibili a tutti, accedendo all’albo pretorio storico online comunale.
I motivi che hanno spinto il Sindaco Iacovella a disattendere le sue stesse determinazioni, prima di Giunta e poi di Consiglio, a noi comuni e modesti mortali sono ignoti. Possiamo, molto modestamente, avanzare delle ipotesi più o meno probabili. Forse il Sindaco, come è già accaduto in passato, non si è avveduto di ciò che deliberava? Ma tanto, come sappiamo, cercherà di addossare la colpa, come sempre, a qualcun altro: o a Vittoria Guerrera o al dissesto o alla passata amministrazione Mazzarelli.
Questa volta però il capro espiatorio non è facile trovarlo. Sono i suoi stessi atti a condannarlo inesorabilmente. Una tariffa di 4 euro ed il corrispondente costo del servizio mensa scolastico, regolarmente approvato dalla Giunta e iscritto nel Bilancio approvato dal Consiglio non si cambia. E’ obbligo del sindaco e della giunta vigilare sulla corretta osservazione di tali determinazioni.
Se il Sindaco Iacovella aveva ricevuto richieste di riduzione della tariffa perché non ha dato disposizioni di attuarle prima della loro approvazione? Oppure perché quando, nel mese di luglio, sono state approvate le tariffe mensa scolastica non ha deliberato la copertura del servizio mensa al 75% fissando correttamente a carico degli utenti un costo di 3 euro. Il restante 25%, pari a poco più di 10.000 euro, poteva coprirsi in parte con le indennità del Sindaco (promessa già pubblicata l’anno scorso, rinviata al 1.1.2015, ma mai attuata). Molto modestamente saremmo stati in grado, se interpellati, di fornire ulteriori rimedi leciti, trasparenti e corretti per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Si può addirittura ipotizzare che con una gara ad evidenza pubblica, per la durata di tre anni, poteva ottenersi anche un consistente ribasso del 25% sul prezzo unitario di 4 euro.
Conosco bene le criticità economiche in cui versano tante famiglie di Casalduni, ma la correttezza della azione amministrativa per la determinazione del costo del servizio deve essere garantita nel rispetto della legalità, trasparenza e del principio della libera concorrenza. Deve essere garantita anche la salute dei bambini, che sono stati costretti a mangiare panini per tre mesi!
Credo che il Sindaco Iacovella debba spiegare ai suoi concittadini perché non ha dato corso alla gara di appalto dal mese di luglio 2015, data di prima determinazione della tariffa mensa scolastica? Ed ancora, perché non ha dato corso alla gara di appalto anche dopo l’approvazione del Bilancio Pluriennale 2015-2017 che consentivano addirittura l’affidamento per tre anni?
Gli indirizzi programmatici di Giunta e Consiglio vanno attuati così come sono impartiti. L’azione del Sindaco e della Giunta deve rispettare le indicazioni del Consiglio Comunale non disattenderle, ritardarle o modificarle.
L’anno scorso si tenne una gara ad evidenza pubblica, salvaguardando le lavoratrici di Casalduni, forse scomode al Sindaco ma di Casalduni. Oggi con un affidamento diretto, non è stato avviato alcun lavoratore o lavoratrice di Casalduni, eppure il programma elettorale del Sindaco mirava all’occupazione locale.
La nostra azione amministrativa, politica è finalizzata al bene dei cittadini, rispettando e facendo rispettare le leggi anche ad un Sindaco che, facendosi scudo del suffragio elettorale ottenuto, rivendica la pratica del libero arbitrio.”