Il quotidiano Avvenire ha pubblicato ieri 16 giugno, l’articolo a firma dell’inviato Pino Ciociola, dal titolo “I pozzi contaminati di Benevento” relativo agli impianti, ancora aperti, dove è stata più volte accertata la presenza di tetracloroetilene oltre la Soglia di Contaminazione.
Nell’articolo compare anche questo suo commento “L’acqua è potabile, non ci sono pericoli per le persone, ma tra fine agosto e primi di settembre i pozzi di Campo Mazzoni e Pezzapiana chiuderanno e faremo arrivare a Benevento l’acqua necessaria dai pozzi di San Salvatore Telesino”. Si tratta di una “promessa” irrealizzabile e comunque inaccettabile !
Quei pozzi furono realizzati negli anni ’80 ma non entrarono mai in funzione e quindi furono abbandonati e devastati con inevitabile spreco di soldi pubblici. Nel 2007 la Regione Campania pensò di riattivarli ma dopo alcuni lavori abbandonò il progetto costoso ed inutile. Dopo 10 anni, cioè agli inizi del 2017, l’idea di spendere altri 8 milioni di euro per completare i nove pozzi di San Salvatore Telesino ha trovato concordi ACEA, socio di maggioranza di Gesesa, e la Regione Campania. Al termine dei lavori cominciati nel 2018 con somma urgenza e quindi senza gara di appalto, i pozzi saranno consegnati a Gesesa insieme al connesso Acquedotto Campano che attualmente porta l’acqua del Biferno da Gioia Sannitica (CE) alla valle telesina e infine alla parte alta di Benevento (120 litri al secondo per San Vitale, Ponticelli, Capodimonte, zona industriale Ponte Valentino, Cancelleria, Pacevecchia, rione Zona Alta e parte alta del Centro storico).
Quindi, l’acqua di San Salvatore non può sostituire quella dei pozzi Pezzapiana e Campo Mazzoni contaminati!
Infatti, l’acquedotto dalla provincia di Caserta a Benevento è costituito da una sola dorsale da 500 millimetri e quindi se utilizzato per portare l’acqua dei pozzi di San Salvatore, molto “dura” e di scarsa qualità, non potrà più alimentare con l’acqua buonissima del Biferno neppure la parte alta di questa città.
Questo è il suo obiettivo da sindaco?
E con quale atto, relazione programmatica o deliberazione di Consiglio comunale è stato deciso?
Non pensa che dovrebbe spiegarlo chiaramente ai cittadini ?
Dovrebbe anche spiegare come si conciliano le sue dichiarazioni con quelle di vari amministratori e funzionari della Regione Campania i quali continuano a sostenere che i pozzi di San Salvatore Telesino non potranno essere utilizzati a tempo pieno e saranno attivati in caso di emergenza. Sindaco, considerato il tempo che con Gesesa ha dedicato alle varie manifestazioni propagandistiche, vuole finalmente convocare un consiglio comunale straordinario con annessa conferenza stampa, per spiegare a tutti i cittadini come funziona l’acquedotto (materia sconosciuta anche a gran parte dei suoi assessori e consiglieri) e perché non si decide ad avviare una vertenza seria con la Regione per l’aumento della fornitura di acqua del Biferno per tutta la città? Lei che pensa di candidarsi come governatore della Campania, non ritiene che questo argomento programmatico sia tra i più importanti per i cittadini?